Passo del Biscia - Monte Chiappozzo – Monte Coppello
Difficoltà: E
Segnavia:Tondo rosso vuoto e 5T (5 Terre)
Altitudine: 1126 mslm
Dislivello: 234 metri
Tempo: 2 ore A/R
Lunghezza: circa 6,6 km
Voto:
Zaino da trekking
Scarpe o scarponcini da trekking
Giacca a vento tecnica o anche un semplice K-way
Pile in materiale tecnico con zip completa per comodità (solo nei periodi freddi)
Borraccia d’acqua (almeno 1)
Copri zaino antipioggia (in caso di dubbi sulle previsioni)
Per arrivare da dove inizia la nostra escursione bisogna arrivare al Passo del Biscia, valico dell'Appennino ligure> posto a 885 m s.l.m., questo passo mette in comunicazione le province di Genova e La Spezia.
Provenendo da Genova si prende l’autostrada A12 e si esce al casello di Lavagna, si prosegue quindi in direzione di Carasco, su SP 23.
Bisogna fare attenzione a al bivio che si trova ad un certo punto sulla destra che indica il Passo del Biscia, si imbocca quindi sulla destra la SP 26.
Una volta arrivati si posteggia l’auto in un ampio spazio, le indicazioni sono chiare vicino ad una cappella commemorativa.
In realtà questa escursione voleva essere comprensiva del Monte Zatta. La distanza notevole, quasi 13 Km, ci ha fatto ridurre il trekking.
Non ci sono particolari difficoltà, ma da qui il Monte Zatta è consigliato a camminatori ben allenati.
Siamo comunque rimasti colpiti dal panorama e dalla struttura del Monte Chiappozzo.
L’ascesa inizia poco dopo il posteggio, si segue il sentiero con l’indicazione tondo rosso vuoto e 5T che dopo averci fatto attraversare una zona prativa e semi pianeggiante inizia a salire rapidamente verso la cima del Monte Chiappozzo.
Quest’ultimo è per certi versi piacevolmente sorprendente, è formato in gran parte da rocce carsiche che gli conferiscono un inusuale aspetto per essere un rilievo appenninico della Liguria.
Arrivati sulla sommità, 1126 m il panorama è strepitoso, si può osservare il golfo di Portofino guardando verso il mare o la catena montuosa del Monte Penna alle nostre spalle e verso il basso una moltitudine di paesini delle regioni di Liguria e Emilia Romagna.
Da qui si prosegue sul crinale del Chiappozzo su un sentiero roccioso ma ben delineato, si scende lentamente superando alcune praterie erbose che ci portano sulla sommità del monte Coppello.
Con le condizioni meteo favorevoli, come quelle che abbiamo incontrato noi, si finisce spesso per fermarsi ad ammirare a perdita d’occhio il panorama, da qui la visione del Monte Zatta con le sue caratteristiche balconate di roccia è molto suggestiva.
Decidiamo comunque di tornare indietro più che soddisfatti dell’escursione.
Il percorso a ritroso non presenta particolari difficoltà, ci si ritrova così dall’auto nel parcheggio.
Questo angolo del Parco dell’Aveto è molto suggestivo come paesaggi, in alcune località vi sono anche sorprendenti fioriture di orchidee spontanee, sia ai Piani di Oneto che sul crinale del monte Chiappozzo.
Questo percorso si trova inoltre sulla traiettoria ideale per fare, nella stagione giusta, bird whaching, in questo punto di passaggio è possibile ammirare molti rapaci come ad es. il biancone, la poiana e il gheppio.
Il territorio è particolare per le sue caratteristiche geomorfologiche, altre info qui: