Portofino Vetta - Base 0 –Portofino Vetta

INFO

Difficoltà: E

Segnavia: Dal posteggio si seguono le Indicazioni per Pietre Strette e da li per Base 0 passando per le località Felciara e Ghidelli

Altitudine: 474 mslm

Dislivello: 452 metri

Tempo: 2 ore A/R

Lunghezza: circa 7,9 km

Voto:

Attrezzatura consigliata

Zaino da trekking

Scarpe o scarponcini da trekking

Giacca a vento tecnica o anche un semplice K-way

Pile in materiale tecnico con zip completa per comodità (solo nei periodi freddi)

Borraccia d’acqua (almeno I - acqua potabile a Pietre Strette)

Copri zaino antipioggia (in caso di dubbi sulle previsioni)

Come arrivare

Da Genova si deve arrivare a Recco, si può fare la Via Aurelia oppure l’autostrada A 12 .

Da Recco bisogna proseguire in statale fino a Ruta di Camogli, dove prima della galleria si svolta leggermente a destra per andare all’hotel Portofino Kulm.

Arrivati in prossimità dell’hotel si può lasciare l’auto in un ampio parcheggio.

Descrizione

Lasciata l'auto si può proseguire alle spalle dell'Hotel Portofino Kulm, la grande insegna del parco di Portofino si trova facilmente.

Appena arrivati sul piazzale si può ammirare la panoramica che porta ad abbracciare i due golfi genovesi, Paradiso e Tigullio.

Il primo tratto del sentiero conduce alla località Gaixella, è breve ed agevole, in questo tratto di bosco si attraversano i versanti settentrionali del Promontorio senza particolari salite o discese.

Presso la località Gaixella, si possono osservare esemplari di cipresso di Lawson, specie di pianta esotica.

Proseguendo il bosco è un misto di leccio, carpino nero e roverella, poco illuminato, ben diverso da quello che troveremo sull’altro versante, esposto a sud e molto soleggiato.

Tutti i percorsi del Parco di Portofino sono ben manutenuti, inoltre la rete è stata recentemente ristrutturata.

Si prosegue ora verso Pietre Strette, in questa località sono stati installati alcuni cartelloni che espongono la carta dei sentieri del parco per meglio orientarsi.

Da qui è anche possibile raggiungere Santa Margherita, Gave, Paraggi, Portofino Mare, Base 0, San Fruttuoso, Toca, Monte Tocco e il Semaforo Vecchio, l’area è anche attrezzata con fontana d’acqua potabile e panche con tavoli per sosta pic nic.

Per proseguire verso Base 0 si prende un ampio sentiero sterrato che attraversa un castagneto, in prossimità di Felciara si trova un’altra area di sosta, da qui in poi si osserva un cambiamento di vegetazione, il castagno lascia il posto a pino marittimo e pino domestico, questi alberi sono in alcuni casi veramente maestosi.

Si inizia pian piano a vedere, attraverso la vegetazione, il mare, con splendidi scorci che mettono in mostra gli strapiombi sulla costa e il sentiero che nel frattempo si è fatto più stretto e scosceso, inizia a degradare.

Superata località Ghidelli, basteranno pochi tornanti, sempre in lieve discesa, e si inizierà a vedere lo splendido borgo di San Fruttuoso di Camogli.

Giunti infine a Base 0 si potrà godere di uno splendido panorama mozzafiato che permette di ammirare la bellezza delle rocce del promontorio a picco sul mare.

Un’ampia terrazza con panchine esposte sulla splendida vista permette di rimanere ad osservare lo spettacolo in piena comodità.

Anche in questa località del Promontorio, come in località Batterie, si trovano testimonianze di postazioni militari risalenti alla seconda guerra mondiale.

Da qui si può anche proseguire poi per San Fruttuoso di Camogli, noi siamo rientrati percorrendo a ritroso lo stesso percorso.

Osservazioni del naturalista

Si può trovare dal finocchio marino (Chrithmum maritimum), a piante di piccola dimensione come l’Euforbia spinosa (Euphorbia spinosa), la la rara sassifraga spatolata (Saxifraga cochlearis), il  mirto (Myrtus communis), il corbezzolo (Arbutus unedo), Pino domestico (Pinus pinea), Pino marittimo (Pinus pinaster). La Lecceta: è costituita da boschi puri di Quercus ilex. Gli insetti di maggior interesse scientifico sono lo Pseudoscorpione Chtonius caprai e Petaloptila andreinii, entrambi segnalati in poche altre località liguri, nonchè Chaetonyx robustus ligusticus, Coleottero scarabeide segnalato per la prima volta …… (leggi articolo completo)