Insetti impollinatori
Immersi nelle fioriture estive, mentre siamo concentrati a fotografare il micro mondo composto da svariate specie di insetti, rimaniamo affascinati dall’intensa laboriosità e frenesia che alcuni di essi hanno nel passare in volo da un fiore ad un altro per cibarsi, la loro iperattività è portata al culmine nelle assolate giornate estive.
Quello che è più sorprendente è la funzione collaterale (per alcuni di loro) a questo continuo movimento, di fiore in fiore, che gli insetti fanno per cibarsi, é probabilmente involontaria ma indispensabile per una grande quantità di piante, l’impollinazione.
L’impollinazione di piante da parte di insetti, che in questo caso si dicono “pronubi” (che alla lettera vuol dire ”favoriscono le nozze” tra un granulo di polline ed un ovulo), è fondamentale per mantenere la biodiversità vegetale, cioè un adeguato numero di specie di piante spontanee e coltivate, grazie ad una quantità elevata di insetti impollinatori.
Gli insetti più numerosi che abbiamo osservato, sono quelli così detti “sociali”, perché vivono in colonie più o meno grandi e interagiscono tra loro.
I rappresentanti più comuni di queste categorie di instancabili lavoratori appartengono alla famiglia Apidae: l’ape in particolare (Apis mellifera) svolge un ruolo di primaria importanza, oltre che in natura, viene utilizzata per l’impollinazione di colture protette e di frutteti garantendo una più efficace fecondazione e quindi una maggiore resa produttiva.
Ad osservare attentamente l’ape mentre compie il ruolo di bottinatrice, la si nota spesso cosparsa letteralmente di polline, sia perché passando di fiore in fiore sul corpo peloso il polline si sofferma rendendola goffa nel volo, sia perché tecnicamente le sue zampe posteriori hanno degli apparati (detti cestelle) nei quali raccoglie il polline che porta nell’alveare .
Anche i grossi bombi, generalmente con livrea gialla e nera a bande, sono insetti sociali che vivono in piccole colonie e sono anch’essi importanti impollinatori.
Vengono utilizzati in agricoltura dall’uomo per l’impollinazione di molte piante da frutto e ortaggi come il pomodoro, particolarmente difficile da impollinare, o peperoni, melanzane, fragole meloni ecc..
Tutte le categorie di piante per le quali gli insetti si rivelano particolarmente utili a svolgere il ruolo di impollinatori appartengono alla categoria delle Angiosperme. Sono piante che hanno un fiore vero e proprio con i semi racchiusi all’interno, mentre le Gimnosperme sono un gruppo di piante i cui semi non sono protetti da un ovario.
Molti produttori attrezzano le loro serre con arnie di bombi (bombobox), allo scopo di aumentare la loro produzione.
Anche tra i ditteri troviamo un importante famiglia di insetti per quanto riguarda il rapporto con l’impollinazione i Sirfidi (Syrphidae).
In realtà, i sirfidi non solo sono tra i più comuni e diffusi insetti impollinatori, secondi per importanza solo agli Imenotteri apoidei, ma hanno inoltre, le larve di molte specie che sono predatrici attivissime di insetti fitofagi, in particolare degli Afidi.
Non ultime, farfalle e le falene svolgono un ruolo importante come impollinatori. Esse hanno lingue lunghissime (spirotromba) che in condizioni di riposo tengono avvolte a spirale e che distendono quando suggono il nettare.
Sono guidate verso i fiori dagli stessi colori e dallo stesso profumo che guidano le api. I fiori visitati sono di solito tubuliformi e mentre le farfalle si
posano su di essi, le falene rimangono in volo stazionario, in particolare quelle appartenenti alla famiglia delle sphingidae.
Alcune falene sono attive nelle ore notturne perciò vengono richiamate da fiori molto profumati e dai colori molto chiari.
Possiamo dire che non solo gli insetti si sono evoluti e specializzati per nutrirsi dai fiori, ma considerare che i fiori delle piante si sono attrezzati di meccanismi e odori che attraggono l’insetto e fanno si che il polline si depositi sul loro corpo per essere portato in giro una volta che sono stati visitati, un vero sodalizio!
Dalle ricerche effettuate da entomologi, è emerso in base a quale colore gli insetti visitino i fiori per raccogliere nettare, la fonte principale di cibo, e il polline che spesso serve per alimentare le larve.
Molti fiori impollinati dalle api hanno un delicato profumo e fragranza e sono colorati di blu o giallo, esse tralasciano infatti i fiori di colore ross0 perché gli appare nero. I fiori impollinati dai coleotteri hanno odori più forti, essi non hanno un buon senso visivo e si basano quasi esclusivamente sugli odori, i fiori impollinati sono bianchi o di colori spenti.
Quelli impollinati dalle farfalle pare abbiano fragranze dolci, e con colorazione prevalentemente blu, giallo e arancio.
Le falene scelgono fiori di colore bianco o giallo, colori che risultano più visibili di notte.
Acenniamo brevemente che non solo gli insetti sono impollinatori, anche uccelli come il colibri e mammiferi (come alcuni pipistrelli) svolgono tale funzione. Molti fiori visitati da uccelli producono copiose quantità di nettare assicurando ripetute visite, tra i più attivi vi sono i colibri mentre alcuni pipistrelli visitano fiori che si aprono solo durante la notte e in genere di colore biancastro. Tutti gli impollinatori ricevono in cambio del loro servizio polline o nettare.
Diversamente dagli insetti, spesso gli esseri umani non reagiscono bene al contatto con i pollini. Nella stagione primaverile, nei soggetti sensibili, si possono verificare forme allergiche.
Ultimo aggiornamento: 12-Giu-2017