Dal Passo del Faiallo al Reixa
Uno dei sentieri naturalistici del Parco del Beigua (che è in realtà un massiccio montuoso) esteso tra le province di Genova e Savona, che offre una vista panoramica mozzafiato è quello che parte dal parcheggio del rifugio del Faiallo e porta fino alla vetta del monte Reixa.
Il Monte Reixa, punto più alto del Comune di Genova, è un dorso erboso-roccioso, che si eleva sullo spartiacque principale a sud del Passo del Faiallo, tra le valli Lerone, Cerusa e Orba, dalla cui vetta si gode un panorama vastissimo. Siamo partiti dalla vetta del Passo del Faiallo a 1061 mslm.
Le ottime indicazioni e la cartellonistica presente sul posto ci hanno permesso di essere in breve sulla stada che ci eravamo prefissi ovvero la vetta del Monte Reixa Segnaletica: quadretto rosso e coppia di pallini azzurro fino alla cima del Reixa (44° 27´ 40.548" N 8° 40´ 0.069" E).
Nello zaino fotografico abbiamo messo un obiettivo macro 100 mm, l'inseparabile Sigma 15 mm fisheye e un grandangolare e naturalmente flash e cavalletto.
Dislivello: da quota 1040 m. del parcheggio, si sale a 1183 m. del Reixa. Iniziando l'escursione di mattina verso le 09.00 dal grande prato adibito a area pic nic abbiamo raggiunto l'albergo ristorante che si trova a circa 200 mt, da qui si snodano varie strade (44° 27´ 40.548" N 8° 40´ 0.069" E). Abbiamo percorso quella che scende a destra fino a raggiungere una sbarra e da lì abbiamo proseguito seguendo le indicazioni dell'Alta Via.
Immerse in uno splendido bosco di lecci e castagni arriviamo ad alcune case isolate dove sulla destra si può far rifornimento di acqua. Durante la salita appena fuori dal bosco di faggi, nei grandi prati adiacenti l'altopiano, le macchie di fiori di cardo, margherite e piante ranuncolacee ci hanno mostrato una quantità di farfalle veramente notevole.
Finalmente sul crinale (dopo circa 1/2 ora di cammino moderato con varie soste fotografiche) abbiamo avuto il piacere di fotografare uno dei tanti caprioli che popolano la zona (mi raccomando non toccateli mai altrimenti la madre li abbandona per sempre).
All’arrivo sul crinale del monte si scorge chiaramente il tracciato dell’alta via dei monti liguri, un sentiero battuto e ben segnalato che tra mare e monti permette escursioni per tutti. Se si prosegue verso ovest (quindi guardando Savona) si rimane più o meno alla stessa quota e si raggiunge la cima del monte Argentea e subito dopo quella del Rama a quota 1148 mslm.
A questo punto si può scegliere se tornare indietro o proseguire ancora verso Pratorotondo (ancora circa 45 minuti) e ci si può ristorare al rifugio omonimo (vivamente consigliato !!). Dal punto di vista naturalistico la parte che va dall’Argentea al Rama e infine a Pratorotondo regala scorci panoramici di grande interesse, fioriture copiose di Lilium bulbiferum, carline, e la viola di Bertolonii endemismo della flora Ligura di Ponente,. Aster alpinum, e Thymus nelle parti più impervie e rocciose.
Molto interessante è tutta la zona di torbiera (Laione) nei pressi del rifugio di Pratorotondo, permette di osservare molte specie di odonati e lepidotteri.
Giunti sulla vetta il panorama è mozzafiato: l'occhio spazia dalla riviera di levante (Portofino) fino a Capo Noli (SV), in giornate particolarmente terse si può arrivare a vedere la costa della Corsica e a nord il Piemonte.
Ultimo aggiornamento: 28-Giu-2017